Home > Blog > RSPP, tutto quello che devi sapere: i vantaggi di avere un RSPP esterno.

RSPP, tutto quello che devi sapere: i vantaggi di avere un RSPP esterno.

Pubblicato il 16 Jul 2019 da Federica Cito
RSPP, tutto quello che devi sapere: i vantaggi di avere un RSPP esterno.

L’RSPP, ovvero il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione è una figura obbligatoria all’interno del panorama della sicurezza aziendale. Viene designata dal datore di lavoro per coordinare l’insieme di procedure, sistemi e mezzi interni o esterni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.

Molto spesso è un ruolo che desta confusione, poiché può essere svolto sia da soggetti interni, sia da soggetti esterni all’azienda e in alcuni casi, può essere ricoperto anche dal datore di lavoro stesso. Qual è la soluzione migliore per la tua azienda?
Facciamo chiarezza per comprendere al meglio i ruoli dell’RSPP.

Chi è l’ RSPP?

RSPP è una delle figure che si colloca come fondamentale nel panorama dell’articolato e complesso D.Lgs 81/2008. È la persona che deve possedere capacità peculiari e requisiti professionali utili al coordinamento dell’insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati a prevenire e proteggere i lavoratori dai rischi professionali.
La funzione che esercita l’RSPP è di tipo consultiva e propositiva in quanto in fase preliminare vengono individuati e analizzati i fattori di rischio, al fine di elaborare un piano contenente le misure necessarie da applicare per la tutela dei lavoratori. Successivamente l’RSPP presenta i piani formativi ed informativi per l’addestramento del personale. Collabora sempre a stretto contatto con il datore di lavoro per l’elaborazione dei dati riguardanti la descrizione degli impianti, i rischi presenti negli ambienti di lavoro, la presenza delle misure preventive e protettive e le relazioni provenienti dal medico competente. Lo scopo finale è quello di effettuare la valutazione completa dei rischi aziendali.

Quali sono i requisiti dell’RSPP?

L’articolo 32 del D.lgs 81/2008 stabilisce i requisiti che il soggetto deve possedere per essere nominato RSPP, che fanno riferimento sia ai titoli di studio, che alle certificazioni necessarie e ottenibili attraverso i corsi formativi obbligatori. Nel dettaglio bisogna avere un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola secondaria e l’attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento ai corsi di formazione specifici. Questo attestato, per essere ritenuto valido, dovrà essere aggiornato ogni 5 anni.

Conosci le sanzioni per la mancata formazione o aggiornamento del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione? Per il datore di lavoro che non adempie all’obbligo di formazione per il ruolo di RSPP è previsto l’arresto da 3 a 6 mesi o l’ammenda da 2500 € a 6400 €.

Scopri subito se la tua azienda è a norma, ti risponderanno i nostri esperti

Quando il datore di lavoro può essere nominato RSPP?

Il ruolo di RSPP può essere esercitata anche dal datore di lavoro, previo specifico corso di formazione specifico, che ha durata variabile in relazione al livello di rischio della sua azienda, da 16 a 48 ore. In questo caso le aziende interessate sono di questo tipo:

  • artigiane o industriali, con un massimo di 30 dipendenti;
  • agricole o zootecniche, fino a 10 dipendenti;
  • ittiche, con un limite di 20 dipendenti;
  • altri settori, fino a 200 dipendenti

Quali sono le funzioni specifiche?

Il compito chiave del RSPP è quello di gestire il Servizio di Prevenzione e Protezione, nello specifico, impegnarsi nell’elaborazione, applicazione e gestione di misure preventive e protettive. E’ una figura che non collabora solo con il datore di lavoro, ma anche con altri soggetti con incarichi relativi alla sicurezza come l’RLS e il Medico Competente.
Nello specifico, i compiti del RSPP sono stabiliti dall’articolo 33 del D.lgs 81/08 che attesta che, per svolgere al meglio la sua funzione egli deve provvedere a:

  • individuare e valutare i fattori di rischio;
  • indicare le misure per la sicurezza idonee per gli ambienti di lavoro in base alla normativa;
  • elaborare e controllare l’applicazione delle misure protettive e preventive di cui all’art. 28 (Valutazione dei rischi);
  • partecipare alla redazione del DVR;
  • elaborare le procedure di sicurezza per tutte le attività aziedali;
  • proporre programmi e percorsi di formazione e informazione dei lavoratori;
  • partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza;
  • partecipare alla riunione periodica prevista dall’art. 35;
  • informare i lavoratori dei rischi aziendali secondo quanto stabilito nell’art. 36;

Quando fare aggiornamento al corso?

L’aggiornamento al corso RSPP deve essere fatto ogni 5 anni, frequentando specifici corsi di aggiornamento impostati secondo modalità analoghe, col fine di rinnovare le conoscenze e l competenze del soggetto in tutti i campi di riferimento alla sicurezza in azienda. La durata varia a seconda del livello di rischio aziendale:

  • rischio basso 6 ore;
  • rischio medio 10 ore;
  • rischio alto 14;

I vantaggi di avere consulente esterno RSPP ligys

Affidare a Ligys l’incarico di RSPP permette di mantenersi sempre in linea con i mutamenti normativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I vantaggi concreti e tangibili di avvalersi di un consulente esterno Ligys sono:

  • avere al proprio fianco un team di professionisti costantemente aggiornato in materia.
  • essere partner di un network professionale.
  • arricchire il know-how specifico migliorando eventuali lacune gestionali.
  • delegare parte delle responsabilità dettate dalla normativa, alleggerendo il management interno.
  • usufruire delle economie di scala nell’evasione degli adempimenti, obiettivo difficilmente raggiungibile con una gestione interna.
  • evitare gli onerosi costi fissi generati dal ramo aziendale interno, gestendo i soli costi variabili, in funzione della complessità aziendale.
  • mettere preventivamente a budget gli investimenti necessari, razionalizzando le risorse ed eliminando fonti di spreco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.