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ASPP: da chi viene nominato? E’ obbligatorio?

Pubblicato il 10 Oct 2019 da Federica Cito
ASPP: da chi viene nominato? E’ obbligatorio?

Chi è l’ASPP?

L’ASPP, alias, l’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, è una figura che lavora in simbiosi con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e ha la funzione di supportare tutte quelle attività volte a garantire la sicurezza aziendale attraverso prevenzione e valutazione dei rischi.

Da chi viene nominato l’ASPP? È una figura obbligatoria?

L’ASPP viene nominato dal datore di lavoro, questo ruolo può essere ricoperto anche da più di una persona, contrariamente a quanto accade per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, ma non è obbligatorio, in quanto sostanzialmente una figura di supporto. Questa figura può essere interna o esterna all’azienda

Dunque non ci sono parametri numerici precisi in ordine al numero di addetti da nominare, la nomina e il numero dipendono dalle caratteristiche dell’azienda. Viene richiesto uno o più ASPP nei seguenti casi:

  •  aziende di grandi dimensioni
  •  imprese con succursali
  •  istituti scolastici che rispondono a una sede centrale

Compiti ASPP: quali sono

Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi professionali comprende l’individuazione dei fattori di rischio, elaborazione delle misure preventive, protettive e di controllo e infine l’elaborazione delle procedure di sicurezza. Nello specifico la figura dell’ASPP si occupa di:

  • individuare i fattori di rischio, la valutazione dei rischi e le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
  • elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive e i sistemi di controllo di tali misure;
  • elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
  • proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori.

ASPP E RSPP a confronto

Sul piano normativo, vi è una effettiva differenza tra il regime giuridico in cui ricade la nomina dell’RSPP e quello in cui ricade la nomina dell’ASPP. Il datore di lavoro ha l’obbligo indelegabile di nominare RSPP, mentre nel caso della nomina dell’ASPP, essendo teoricamente eventuale (ma in alcuni casi assolutamente necessaria), è da stabilirsi in base alle dimensioni e alle caratteristiche dell’azienda in riferimento. In questo caso il datore di lavoro può delegare internamente o esternamente la nomina dell’ASPP. Nell’ambito della formazione, cambiano i moduli da frequentare per ricevere l’attestato.

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Corsi formazione ASPP

Requisito necessario per poter ricoprire il ruolo di ASPP è essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria. Per tutti, tranne per chi ha conseguito la laurea magistrale in ingegneria, è obbligatorio frequentare dei corsi di formazione.

Il corso è lo stesso previsto per i RSPP, con la differenza che gli aspiranti ASPP, dei tre moduli totali (A, B e C) previsti per i corsi RSPP, frequentare solo i moduli A e B. I due moduli sono così suddivisi:

Modulo A (28 ore + 4 di verifica finale): di carattere generale, valido per tutti i settori.

Modulo B (48 ore): più specifico, valido per tutti i macro-settori ad eccezione di quattro settori che necessitano di ore aggiuntive di formazione:

  •  agricoltura, silvicoltura e pesca (12 ore)
  •  attività estrattive/costruzioni (16 ore)
  • sanità e assistenza sociale (12 ore)
  • settore chimico/petrolchimico (16 ore)

Corso ASPP: quando deve essere aggiornato?

L’ASPP ha l’obbligo di effettuare un aggiornamento ogni 5 anni e di almeno 28 ore che può essere indipendentemente dal macro-settore di appartenenza dell’azienda per la quale si ricopre il ruolo.

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